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SARDA

Andrea Mura: la leggenda del sardo sull’oceano

2024-03-26 11:53

Aldo Coletta

Sport, Sardegna, vela, andrea mura, Global Solo Challenge, quattro mori,

Andrea Mura: la leggenda del sardo sull’oceano

Andrea Mura è il primo sardo a circumnavigare il globo in solitaria su una barca a vela. (Global Solo Challenge)

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Editing di: Francesca Arcai

 

Andrea Mura è il primo sardo a circumnavigare il globo in solitaria su una barca a vela. 

È il 17 marzo e nella località spagnola di La Coruña molti hanno appena finito di mangiare quando all’orizzonte vedono avvicinarsi una barca con in cima la caratteristica bandiera dei quattro mori. Dei sedici velisti partiti circa quattro mesi prima dalle coste spagnole per la Global Solo Challenge, Andrea Mura è il terzo a fare ritorno. Più veloci di lui solo Philippe Delamare, francese, e Cole Brauer, statunitense.

Andrea Mura: una vita in barca a vela

Nato a Cagliari, con un passato da parlamentare, aveva iniziato la sua carriera da velista già da bambino. Eredita la passione da padre Sergioa 16 anni vince gli europei e ne basteranno pochi altri perché si imponga come uno dei migliori velisti al mondo.

 

Alla fine degli anni ‘90 è su “Il Moro di Venezia”, la barca italiana per la prestigiosissima Coppa America. Con questa, Mura e la sua squadra vincono la Louis Vuitton Cup, la competizione preliminare per l’accesso alla Coppa America.

 

Nel 1991 Andrea Mura è campione del mondo, poi partecipa più volte alle qualificazioni per le Olimpiadi con la nazionale italiana. Nel 2007 acquista la “Wind Express”, la barca che diventerà poi “Vento di Sardegna” e con cui prenderà parte alle successive competizioni. A tutte quelle gare parteciperà insieme alla bandiera dei quattro mori, la stessa che videro gli abitanti di La Coruña, estasiati.

OPEN 50: la classe di “Vento di Sardegna”

 

La classe Open 50 è una categoria di barche da competizione,  monoscafo o multiscafo, con una lunghezza di 15,24 metri. I monoscafi sono detti anche IMOCA 50, poiché seguono le regole della International Monohull Open Classes Association, l’associazione che regola le gare per monoscafi. Nasce come classe di barche più piccole degli Open 60, la classe regina, ma nonostante la differenza nelle dimensioni, le barche delle due categorie sono equiparabili. Molti navigatori si sono cimentati in regate intorno al globo con le Open 50. In particolare, Pasquale De Gregorio corse al Vendèe Globe del 2000-01 su “Wind Express”, la barca che verrà poi acquistata da Andrea Mura.

Nel 2010 è il primo italiano a vincere la Route de Rhum, cui segue due anni dopo la Twostar. Durante questa gara attiva per Mura un importante record: nessuno, in precedenza, aveva attraversato l’Atlantico da est a ovest in meno di 14 giorni.

 

Negli anni successivi continuano ad arrivare vittorie, tra cui anche un doppio successo alla OSTAR, la transatlantica in solitaria. Nel 2018 questo gli varrà la Medaglia d‘Oro al Valore Atletico del CONI.

La Global Solo Challenge

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La Global Solo Challenge nasce dall’idea di un italiano, Marco Nannini, e prevede un giro del mondo completo in barca a vela, senza soste.

 

Andrea Mura impiega centoventi giorni per completare il percorso, stabilendo anche un ennesimo primato. Si tratta del numero di miglia percorse in ventiquattro ore: 376.

 

La traversata non è stata semplice. Racconta infatti Mura che ha perfino rischiato di ribaltarsi al largo di Buenos Aires, quando è inaspettatamente arrivata una tempesta. Superando questo ed altri imprevisti, Andrea è tra i soli sette skipper a concludere la regata. 

 

La sua barca, “Vento di Sardegna”, ha resistito a pesanti danni, che Andrea ha prontamente riparato, talvolta riuscendo a fermare perfino l’allagamento. Delle sei vele che hanno fatto il giro del mondo con lui, tre hanno già un successo alle spalle: la OSTAR.

 

La sua barca ha una storia di oltre vent’anni di gare e sono stati necessari enormi lavori per renderla adatta alla sfida. In particolare è stato completamente rivisto lo scafo, con spese che sono arrivate alle centinaia di migliaia di euro.

 

Per Andrea Mura, però, la più grande sfida sono stati i mari dell’emisfero sud: è più difficile fare affidamento sul pilota automatico, con la barca che spesso non resta a contatto con l’acqua e le raffiche di vento che cadono in verticale.

Non è ancora finita

Nonostante l’età, Andrea Mura non è ancora pronto a ritirarsi. Appena terminata la regata, infatti, ha iniziato a programmare la prossima traversata, che, a suo dire, potrebbe essere la Vendèe Globe 2028.

C’è della Sardegna nei mari di tutto il mondo!