
Il 24 febbraio 2023 è evaso un noto boss pugliese, Marco Raduano detto “Pallone”, esponente di un clan di Vieste che fa parte della mafia garganica. La fuga però, come ricorderete, è stata scoperta dopo 4 ore anche se era sottoposto a misure di Alta detenzione. Perchè?
Il carcere di Badu ’e Carros fu aperto negli anni Settanta. Un tempo le carceri di questo tipo venivano definite “speciali”. Fanno parte di quello che i detenuti chiamano “circuito dei camosci”: il nome deriva da quello che avvenne nella notte tra il 16 e il 17 luglio del 1977, quando centinaia di detenuti appartenenti a organizzazioni terroristiche o a gruppi considerati contigui alle organizzazioni armate vennero prelevati nelle carceri di tutta Italia e trasferiti in istituti penitenziari che erano stati trasformati con un decreto in carceri speciali. L’operazione di quella notte, coordinata dal ministero della Giustizia e dal ministero dell’Interno e affidata ai carabinieri, avvenne in segreto e con un grande dispiegamento di forze, e portava il nome in codice di “Operazione camoscio”.
Oggi alcune di queste carceri sono state chiuse: una fra tutte l’Asinara. Michele Cireddu, segretario generale della UIL PA – Polizia penitenziaria in Sardegna, ha detto a L’Unione Sarda: «Si fa finta di non essere a conoscenza della carenza di 50 agenti rispetto all’organico previsto e dei presidi di #sicurezza : importantissimi, ma sguarniti». In un rapporto del 2021 l’associazione Antigone parlava di una carenza di organico di 60 persone. Il segretario generale della Federazione Nazionale Sicurezza (FNS) della CISL Sardegna, Giovanni Villa, ha detto: «Da tempo denunciamo la carenza di personale e questo è il fattore principale che ha compromesso la sicurezza interna ed esterna nel carcere nuorese».
Questo è il problema principale di Badu ‘e Carros, la mancanza di organico.